A tu per tu con i campioni italiani Ama
Un breve profilo dei quattro piloti che hanno vinto i titoli del motocross amatoriale FMI
Roma – Si è conclusa anche la stagione 2024 del campionato italiano motocross Ama Raven. Una stagione divertente e che ha certificato la grande crescita di questo torneo, ormai diventato il punto di riferimento per tutti i crossisti amatoriali.
I quattro campioni di quest’anno sono un laureato in Scienze motorie, un meccanico, un autotrasportatore e un carrozziere: Leobruno Di Biase (Ama1 Mx1), Davide Mencaroni (Ama1 Mx2), Liborio Faso (Ama2 Mx1) e Alessio Agosti (Ama2 Mx2). Ecco nove domande ciascuno, per conoscerli meglio.
Presentati brevemente
Di Biase: “Ho 27 anni e vengo da Silvi, in Abruzzo. Corro con una Honda 450 del team SRS”.
Mencaroni: “Ho 32 anni e vengo da Magione, in provincia di Perugia. Corro con una Fantic 250 4 tempi del team MCM di Roberto Menozzi”.
Faso: “Ho 29 anni e vivo a Caccamo, in provincia di Palermo. Corro con una Honda 450 del team Shine Motorsport”.
Agosti: “Ho 26 anni e vengo da Fabbrico, in provincia di Reggio Emilia. Corro con una Husqvarna 250 4 tempi che gestisco da solo, con l’aiuto dei miei genitori”.
Come ti sei appassionato al motocross?
Di Biase: “Ho iniziato a correre a 7 anni, grazie a mio padre che mi ha trasmesso l’amore per le moto. Però lui aveva le moto da strada, io mi sono appassionato al cross quando mi comprò un cinquantino e da lì decisi di non scendere più”.
Mencaroni: “Mi sono appassionato al mondo del motocross grazie a mio padre Mario, che ha corso a lungo nel sidecarcross, conquistando anche due titoli italiani. La mia prima gara risale al 2003. Ho corso fino al 2009, poi un lungo stop fino al 2020. Da lì ho ripreso e sto continuando tuttora”.
Faso: “A trasmettermi la passione del motore è stato mio padre, che correva a livello regionale qui in Sicilia. Io ho iniziato a gareggiare nel 2010”.
Agosti: “Mio padre mi ha trasmesso la passione e mi messo su una moto a 3 anni e mezzo. Ho iniziato a correre a 7 anni e l’ho fatto per diverso tempo, disputando anche l’italiano minicross, poi nel 2019 mi sono fermato e ho ricominciato quest’anno”.
Ti aspettavi di vincere il titolo Ama quest’anno?
Di Biase: “Quest’anno rientravo alle gare dopo tre stagioni d’assenza, per cui il mio obiettivo era principalmente ritrovare il ritmo. All’inizio col team pensavamo di fare il Prestige, poi però abbiamo visto che ci stavamo giocando il campionato Ama, che si è dimostrato di ottimo livello, e quindi ci siamo concentrati su quello”.
Mencaroni: “Dopo la prima gara a Cassano Spinola, dove non ho brillato a causa di un week end andato storto, avevo temuto di non avere chance. Però, una volta tornato a casa, ho lavorato duro per riscattarmi”.
Faso: “Sì, un po’ me l’aspettavo. Era l’obiettivo che mi ero prefissato a inizio stagione e ho lavorato duro per arrivarci”.
Agosti: “Non me l’aspettavo, perché non avevo idea del livello degli avversari che avrei trovato. Conoscevo solo il mio amico Lorenzo Salsi, con cui tra l’altro ci siamo giocati il campionato, e sapevo che avevamo un passo simile. Ma da tutti gli altri piloti non sapevo cosa aspettarmi”.
La tua gara migliore del campionato?
Di Biase: “Sicuramente Fermo, la gara di casa, dove ho avuto le sensazioni migliori e ho vinto tutte e due le manche”.
Mencaroni: “Fermo. Nella prima manche, nonostante una caduta in partenza, sono riuscito a recuperare fino alla prima posizione. È stato lì che ho realizzato di poter vincere il campionato. Infatti in gara-2 sono partito tra le prime posizioni e ho vinto ancora”.
Faso: “La mia migliore gara del campionato è stata a Fermo, dove ho trovato un bel feeling con la pista e mi sono trovato molto bene, andando a vincere l’assoluta”.
Agosti: “Quella di Savignano sul Panaro, dove ho vinto entrambe le manche, nonostante fosse una pista che non ho mai amato particolarmente. E in gara-2 l’ho fatto grazie a una gran rimonta dopo essere scivolato”.
Che lavoro fai nella vita di tutti i giorni?
Di Biase: “Attualmente sto finendo la laurea magistrale in scienze motorie e sto seguendo dei ragazzi negli allenamenti in moto, tra poco prenderò il brevetto da istruttore. Non è facile trovare il tempo per allenarsi, però amo il motocross e quindi faccio sacrifici volentieri”.
Mencaroni: “Sono titolare di un’officina di auto e moto nel mio paese di origine. La moto, nonostante sia la mia passione più grande, viene dopo il lavoro, infatti ho possibilità di allenarmi solo la domenica”.
Faso: “Nella vita faccio l’autotrasportatore di merce pericolosa. È difficile trovare il tempo per allenarmi, ma cerco comunque sempre di ritagliare almeno un pomeriggio a settimana per andare in moto”.
Agosti: “Faccio il carrozziere, quindi devo ritagliarmi del tempo per andare in moto. L’obiettivo è fare due allenamenti a settimana e cerco sempre d’incastrare tutto per riuscirci”.
Oltre alla moto, fai anche altre attività per tenerti in forma?
Di Biase: “Io sono un appassionato di tutti gli sport, visti anche gli studi che faccio, per cui mi piace tenermi allenato. Anche perché in questo campionato le manche durano all’incirca 25 minuti l’una: se non sei in forma, è molto difficile reggere il ritmo giusto fino alla fine”.
Mencaroni: “Durante la settimana cerco di tenermi sempre allenato con palestra e corsa. Lo faccio magari nelle ore più strane, ma ritengo sia molto importante avere una buona condizione fisica, per essere più lucidi possibile durante le manche, e quindi non rinuncio mai ad allenarmi”.
Faso: “Sicuramente è molto importante avere una buona resistenza, soprattutto con manche da oltre 20 minuti come quelle del campionato Ama. Io cerco di tenermi allenato facendo palestra e jogging”.
Agosti: “Dopo il lavoro vado in palestra o in bici, quando rientro a casa sono sempre sfinito. Ma è giusto così, perché facciamo uno sport pericoloso e bisogna prepararsi a dovere. Tra l’altro a me piacciono le manche lunghe, dove emerge chi è più tecnico e più allenato”.
Quest’anno il campionato Ama ha registrato numeri altissimi. Pensi che si possa fare ancora qualcosa per migliorare?
Di Biase: “Il campionato Ama secondo me è validissimo. Il livello della competizione è adeguato a chi non corre da professionista e credo che anche la lunghezza del calendario su quattro gare sia quella giusta: aumentare il numero delle prove sarebbe troppo impegnativo, a quel punto diventerebbe quasi un Prestige”.
Mencaroni: “Devo fare i complimenti all’organizzazione del campionato Ama, perché è gestito e organizzato molto bene. Avrei preferito magari un calendario con sei prove”.
Faso: “Secondo me il campionato potrebbe crescere ancora se ci fossero dei premi gara. Quello farebbe aumentare ulteriormente il numero e il livello dei piloti”.
Agosti: “Io avevo corso nella Expert nel 2018, al primo anno di questo campionato, e devo dire che la crescita è evidente rispetto ad allora. Secondo me è fondamentale che le gare siano su due giorni, perché è un campionato italiano e bisogna anche dare un senso alle trasferte di chi fa tanti chilometri per venire a correre. Forse il calendario è un po’ troppo corto, sarebbe meglio se ci fosse almeno una prova in più”.
Un pilota a cui ti ispiri e la tua pista preferita.
Di Biase: “La mia pista preferita è il Monterosato di Fermo, il pilota a cui m’ispiro è Ken Roczen”.
Mencaroni: “Non ho un pilota preferito, ma cerco di apprezzare il meglio e imparare qualcosa da tutti. La mia pista preferita è Castiglione del Lago, dove praticamente sono nato”.
Faso: “Il pilota a cui m’ispiro è James Stewart. La mia pista preferita è quella del mio paese, Caccamo, dove mi alleno sempre e riesco a trovare molta tecnica e divertimento”.
Agosti: “La mia pista preferita è Castellarano, mentre non ho un pilota che considero un riferimento vero e proprio. In questo momento mi piacciono molto Jett Lawrence, Ken Roczen e Kay De Wolf”.
Ringraziamenti per questo titolo?
Di Biase: “Al team SRS e agli sponsor Cumaricambike, Turchetti gomme, Unibat, Losurdo. Poi, ovviamente, alla mia famiglia e la mia ragazza per il supporto che non manca mai”.
Mencaroni: “Ringrazio il team MCM e nello specifico Roberto Menozzi, che ha fatto in modo che io ritrovassi l’amore per la moto. Ha messo a disposizione la sua struttura e mi ha permesso di correre con i suoi colori. Ringrazio mio padre, perché è sempre al mio fianco e mi segue nelle mie scelte, mia figlia e la mia compagna, che mi assecondano nella mia passione. Poi ringrazio Sergio, Alessio, Gianluca e Roberto, che fanno parte della mia grande famiglia”.
Faso: “Ringrazio il mio team Shine Motorsport per l’aiuto, la mia ragazza che mi sostiene sempre, la mia famiglia e poi Giuseppe Rotolo, per il settaggio della moto e per i consigli sempre preziosi”.
Agosti: “Ringrazio i miei genitori, che dopo tanti anni hanno accettato di riprendere ad accompagnarmi in pista, e tutte le persone che, a vario titolo, mi hanno aiutato in questa stagione”.